ZANZARA TIGRE: CONOSCERLA E DIFENDERSI

Apr
17
Apr/17 14:15 - Mag/31 14:15

Territorio comune di Flero

Zanzara Tigre

La zanzara tigre

 

 

La “zanzara tigre” (nome scientifico: Aedes albopictus), negli ambienti forestali dei paesi d'origine, utilizza per riprodursi i piccoli ristagni d'acqua che si formano nelle cavità degli alberi, nei ceppi delle canne di bambù tagliate, ecc.

Questo adattamento consente alla zanzara di sfruttare, per deporvi le uova, i più disparati contenitori, di qualsiasi natura e materiale, che possono essere stati distrattamente abbandonati in orti e giardini. E' quindi necessario avere cura che non rimangano esposti e pieni d’acqua dopo la pioggia.

Ogni sorta di recipiente e manufatto abbandonato all’aperto in grado di trattenere l’acqua piovana anche in quantità molto limitata (inferiore al mezzo litro) costituisce un potenziale focolaio, tanto più efficace, quanto più alto è lo stato di inutilizzo e di abbandono.

 

E' quindi fondamentale:

 

NON FAVORIRE I RISTAGNI D’ACQUA ANCHE DI RIDOTTE DIMENSIONI, ELIMINARE O PROTEGGERE QUELLI ESISTENTI.

 

  • Non abbandonare in giardino, secchi, vasi, ciotole, bacinelle, lattine, sottovasi, giocattoli, copertoni o qualsiasi tipo di altro oggetto in grado di imprigionare l’acqua piovana; se è inevitabile, tenerli coperti o capovolti.
  • Proteggere vasche e bidoni contenenti acqua, coprendoli con teli o con reticelle zanzariere e tenere capovolte le carriole quando non si stanno usando.
  • Svuotare gli annaffiatoi dopo l'uso.
  • I sottovasi meritano una menzione particolare. Questi, infatti vengono usati in abbondanza ovunque e, data la loro specifica funzione, si trovano ad essere pieni d’acqua dopo ogni operazione di annaffiatura dei vasi, cosa che avviene di solito ogni giorno. Svuotarli e pulirli ogni settimana.

Farlo sempre assolutamente prima di abbandonare l’abitazione per le vacanze estive.

  • Fare sempre attenzione anche a tutto ciò che, pur non essendo uno specifico recipiente può, in caso di pioggia, imprigionare e trattenere dell’acqua come, ad esempio, le pieghe e gli avvallamenti di teli di plastica usati come copertura.
  • Pulire con frequenza fontane e vasche ornamentali dai detriti in putrefazione ed eventualmente introdurre dei pesci rossi che si nutrono di larve di zanzare.
  • Controllare che caditoie, tombini, griglie, condutture e grondaie non siano intasati e che non si formino ristagni; nel caso sciogliervi una pastiglia larvicida ogni 15 giorni.

 

INOLTRE:

 

  • Chiudere le cavità degli alberi, fin dove possibile, con reticelle o riempirle di sabbia.
  • Tenere i tappeti erbosi ben rasati ed eliminare dai giardini le sterpaglie e i mucchi di foglie e di erba.
  • Se si deve eliminare dell'acqua in giardino, disperderla nel terreno anziché versarla nei tombini.
  • Durante la stagione invernale, pulire e lavare con cura tutti i contenitori non rimovibili o lasciati all’aperto in orti e giardini, così come tutti i sottovasi; in questo modo si eliminano le uova di zanzara presenti che si schiuderebbero nella primavera successiva.
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